Gino Modona

Gino Modona


Quando Edgardo Del Valle de Paz si rese conto del forte interesse per la composizione da parte di Mario Castelnuovo-Tedesco, affidò nel 1909 il suo giovane allievo a Gino Modona (1871-1952), perché cominciasse ad essere da lui istruito nell’armonia e nel contrappunto. Modona fu un maestro benevolo, colto e raffinato, che fece innamorare Castelnuovo-Tedesco della musica di Debussy, di Ravel e di Puccini: «mi faceva sentire lui stesso, sorridendo maliziosamente, come “suonavano bene” le quinte proibite e le settime consecutive, quando le usavano Puccini e Debussy! (poiché questi erano i suoi autori preferiti). E non mi faceva perder troppo tempo coi bassi numerati, ma preferiva, con me, passar musiche nuove, e soprattutto lasciarmi comporre liberamente! Fu lui che mi aprì gli occhi sull’impressionismo francese […]: di Debussy Jardins sous la pluie e La soirée dans Grénade, e poi, via via che uscirono, tutti i Preludi e le liriche ammalianti; di Ravel prima la squisita Sonatine, e poi Gaspard de la nuit ed i Miroirs. Era tutto un mondo che mi si rivelava, e proprio quello che corrispondeva alle mie aspirazioni!» (Mario Castelnuovo-Tedesco, Una vita di musica (un libro di ricordi), a cura di J. Westby, Fiesole, Cadmo 2005, pp. 75-76). Il Lyceum ebbe il privilegio di ospitare più volte il giovane Castelnuovo-Tedesco, che rimase una presenza assidua nelle sue stagioni, sia come pianista che come compositore, fino a quando non dovette lasciare la sua amata Firenze; l’8 gennaio 1915 il musicista, diciannovenne, si esibì nella sede di via Ricasoli, nell’interpretazione di opere recenti di Debussy e Ravel, alternandosi alla violinista Gemma Del Valle nel corso di un programma che comprendeva, tra l’altro, l’Alborada del gracioso, dai Miroirs di Ravel, e alcuni Préludes di Debussy, composti da appena un lustro (cfr. Eleonora Negri, Grandi presenze ed eventi musicali al Lyceum Club di Firenze nel suo primo secolo di attività, in Lyceum Club Internazionale di Firenze. 1908-2008. Cento anni di vita culturale del primo circolo femminile italiano. A cura di Mirka Sandiford, Firenze, Polistampa 2008, pp. 125-142).


Gino Modona, Notturno (su i tasti bianchi), Firenze 1907
Gino Modona, Quaderno facilissimo n. 1, da Quaderni per un piccolo pianista), Firenze 1920 [con dedica autografa: «A Mario Castelnuovo Tedesco questa musica minuscola offre il suo affezionato amico e ammiratore Gino Modona. Firenze, 7 Maggio 1920»]
Gino Modona, Quaderno facilissimo n. 1, da Quaderni per un piccolo pianista), Firenze 1920 [con dedica autografa: «A Mario Castelnuovo Tedesco questa musica minuscola offre il suo affezionato amico e ammiratore Gino Modona. Firenze, 7 Maggio 1920»]

Particolare della dedica autografa
Gino Modona, Quaderno facile n. 2, da Quaderni per un piccolo pianista, Firenze 1920